lunedì 2 gennaio 2017

ASPETTAVO L' AUTOBUS.

Aspettavo l'autobus
come un cacciatore le sua preda.
Guardavo il nastro dell'asfalto
sorvegliando anche l'orario.
La mia arma era il biglietto,
lo avrei obliterato appena salito,
il mio piano era perfetto.
Nell'attesa,
mi facevo sempre più convinto.

Come un vero cacciatore,
cercai di scomparire:
era quella la strategia migliore.
La mia preda apparve da lontano,
da vicino era imponente,
si sentiva un gran baccano.
L'emozione della caccia
mi lasciò basito,
a piedi, sconcertato.
Dell'autobus vedevo solamente
la sua traccia,
ormai lontana.

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