lunedì 30 novembre 2015

ASPETTARE.

Aspettare
che il tempo passi
ed è spettacolo,
come al bar
seduti a guardare
la gente passare.
I secondi volanti,
i minuti frettolosi,
le ore nervose,
i mesi pesanti,
gli anni confusi,
talora allegri,
talora arrabbiati,
finché arriva
chi aspetti
e ti accorgi
che l'attesa
è finita.

VAI E POI VIENI.

Vai
e poi vieni.
Prima
sei l'amica
che si allontana
e poi
diventi la nemica
che si avvicina.
Sei un indovinello
che non si svela
oppure soltanto
la figura ghignante
della fortuna
vagante?

domenica 29 novembre 2015

IL SEGNO.

Il segno,
non ben definito,
può essere un obiettivo;
chi può saperlo?
Salendo
su di un palo della luce
si potrebbe forse definirlo;
chi può salirlo?
Il segno
resta ambiguo
come un gesto provocante;
chi può seguirlo?
Il segno
si nasconde
tra chimere affascinanti
e si intravvede solo
quando si allontana;
meglio
non guardarlo.

C'E' DI GRANDE.

C'è di grande
il fascino dell'ignoto,
poi viene il morso della vipera,
la rottura del motore,
la mancata precedenza,
il colpo di fortuna,
il mistero rivelato,
l'autonomia vegetativa,
il vento della notte,
la rottura delle scatole
e poi
di grande
c'è dell'altro
e ce la mette tutta
e mai finisce
e sempre più sorprende.

sabato 28 novembre 2015

OGNI TANTO.

Di data in data,
cade un biscottino
e porta fortuna,
magari a un uccellino.
Di quando in quando,
nasce un bambino
e porta fortuna,
magari al fratellino.
Di tanto in tanto,
si ammala un corridore
e porta fortuna,
magari ad un dottore.

IL FLUSSO DELL'ACQUA.

Il flusso
dell'acqua imbrigliata,
anela al mare sconfinato,
ma in tanta costrizione,
finisce in delusione.
Con mestizia e servaggio,
rimane il coraggio
e l'acqua intubata
porta un flusso di vita
alla gente assetata.
La natura è zelante,
quando l'uomo la chiama,
ma alla fine dei conti,
non riceve un bel niente.

venerdì 27 novembre 2015

IL MARE VIRTUALE.

La schiuma
del mare virtuale
espone situazioni
ottimali e benefiche,
migliora tempi e luoghi,
soddisfa illusioni
e intercetta pulsioni,
raccoglie del mare
le migliori visioni,
innalza lo spirito
dove più ci guadagna
e alla fine succede
che neanche un piede
si bagna.

PROLETARI.

Noi,
che siamo tanti,
siamo orgogliosi
di mangiare
con tutti i denti
medicati e finti.
Siamo tanti
e tanti sono i conti
da pagare per contanti,
ma a nulla vale
l'acrimonia dei potenti,
siamo forti
e combattenti,
ma, fino ad ora,
sempre perdenti.

giovedì 26 novembre 2015

UN POSTO DI FIABA.

L'avvertenza
che la grande salita
è ripida,
assolve ogni addebito;
al di là delle scale,
si distende il vuoto.
Innamorate
della solitudine,
due coppie miste
si aggregano
davanti ad un buttafuori,
che per la circostanza
buttafiori.
La discesa,
solenne nella semplicità,
si sviluppa radialmente,
un pò di qua
e un pò di là,
pervenendo  in un luogo
che si sistema bene
in un contesto di fiaba.
Superato il punto di non ritorno
e raggiunto il punto di arrivo,
nessuno se ne va
e così
tutti restano là.

DELUSIONE.

Viene il giorno
della delusione.
Verrà il giorno
della delusione.
La delusione
porta la tristezza
di una truffa
con destrezza
e inoltre
è il crollo dell'illusione,
che va assieme alla speranza.
Quando l'illusione
prende una batosta,
ci rimette anche la speranza.
Resta appena un pò di coraggio,
che assieme alla forza
suggerisce che ogni male
è di passaggio.
Illusi si nasce,
delusi si diventa,
ma pur sempre si consola,
colui che si accontenta.

mercoledì 25 novembre 2015

A PARTE DAGLI SCHERZI.

" A parte gli scherzi"
è una garanzia di serietà,
una conferma di verità,
una prova di lucidità.
Tutte le cose serie, vere e lucide
fanno soffrire, riflettere, ponderare.
Il sorriso
nasce dal profumo delle rose,
il riso
nasce dal torrente di montagna,
non teniamoli
mai lontani,
a parte dagli scherzi.

UNA RIMA IN PADELLA.

Un cuoco,
quando nasce,
è buono
e tutti,
quando lo vedono,
dicono che è buono.
Tant'è vero
che, crescendo,
lui conferma la cosa.
Sempre
gli serve del fuoco
e sempre
lo tiene vicino.
Così cuoco
fa una rima
molto bella
con fuoco
e sempre
la rima
finisce in padella.

martedì 24 novembre 2015

UN GRAN VENTO.

Il vento
era talmente forte
che ammaccava la schiena
di chi si godeva il riposo
sulle amache tra gli alberi.
Il vento
era talmente turbolento
che azionava le turbine
degli impianti eolici
sui monti.
Quel giorno
e quello che successe
quel giorno,
venne descritto
come un evento,
ma fu solo
un gran vento.

UNO SCHERZO DA PRETE.

Un documento invasivo
invase una pratica
e costrinse uno spazio
a farsi da parte.
Un prete testardo
lo mise al suo posto:
tutto quello
che poteva tremare,
tremò.
L'equilibrio turbato
non fece danni,
ma il prete si preoccupò
e decise che era l'ora
di fare uno scherzo:
evase la pratica,
che mai più si trovò.

lunedì 23 novembre 2015

LUI E LEI.

Lui si definiva
qualcuno
e lei era un poco
di lui.
Erano una coppia
che si accoppiava spesso,
nei pressi del mare
o nei pressi dei monti.
Quando pioveva,
si accoppiavano in casa,
se c'era il sole,
si accoppiavano fuori,
ma sempre da soli
e ben isolati.
Erano una coppia intima
e intraprendente,
avevano amici,
avevano mordente.
Erano una bella coppia,
per questo si sposarono
e ancora di più
si accoppiarono.
Lei era lui
e lui era lei.
non si intromise
nessuno, nel tempo
e vissero insieme,
felici e contenti.

TURISTI.

Essi furono,
in circostanze
analoghe alle più frequenti,
una moltitudine di viaggiatori
che viaggiavano sempre
senza amare  niente.
Essi godevano
a fotografare
e fotografavano,
ma quello che vedevano,
poi se lo scordavano.
In un inverno brumoso,
in un giorno nebbioso,
crearono un club
che dei viaggi faceva una lista
e da quel giorno
e da quella lista,
ognuno si definì
"turista".

domenica 22 novembre 2015

UN PISELLO MALANDATO.

Il direttore
si accorse
che c'era un pisello malandato
e lo mandò a chiamare.
Anche due subagenti
se ne accorsero
e subito
staccarono la spina.
Fu allora
che arrivò
la segretaria tuttofare
e tanto fece,
che se lo mangiò.

TI HO CHIESTO.

Ti ho chiesto
di badare all'uva,
tu hai risposto
"il fuoco è ancora acceso";
nessun capriccio
mi ha sconvolto
più del fuoco
nel suo solco!
L'amarezza in bocca
ha dato grado all'uva;
hai fatto bene
a pensare innanzi tutto
al fuoco:
il mio tempo
e il tuo
si sono ritrovati.

CRITICA SENZ'ANIMA.

Scoprire che un quadro
è una finestra sull'anima,
è una piccola cosa,
qualcuno dice "bazzecola";
quello stesso
non gli basta l'anima,
la vuole aprire,
sminuzzare,
sezionare,
per vedere tutto
e il meglio di tutto,
così troppo tardi
si accorge
di aver rotto tutto.

sabato 21 novembre 2015

I PROBLEMI INTIMI.

I problemi intimi,
che si possono valutare
nel chiuso
di una stanza
con la luce fioca
di una lampada,
diventano più semplici
al sorgere del sole
con la luce netta
di un balcone;
se poi nel fondo
si apre un orizzonte,
giunge anche la speranza,
a rischiarar la mente.

E' DIFFICILE.

E' difficile
raccogliere da terra
perle variopinte,
dimenticarle
lungo viottoli inerbati,
ritornare per cercarle
ancora e sempre,
incontrarsi con la gente
senza rivelare niente
e, col nel cuore
l'ansia e la trepidazione,
camminare in fretta,
ma con aria
indifferente.

MISTERI E LEGGENDE.

Nebbia
e colori perduti.
L'alba
è salita
con distrazione,
così il giorno
si muove pigro,
in una lentezza
di dormiveglia.
Ci sono apparizioni
e sparizioni,
realtà e fantasie:
terreno fertile
per misteri
e leggende.

venerdì 20 novembre 2015

IL BEL TEMPO.

Il bel tempo
innamora le api
deliziate
dal nettare dei fiori;
il bel tempo
tace
e sollecita le farfalle
ai loro amori;
il bel tempo
offre al cielo
i suoi colori
e chi ha la terra
sotto i piedi
attenua un poco
i suoi dolori.

L'OPERATORE ECOLOGICO.

L'operatore
è ecologico,
ma digrigna spesso i denti.
Il suo percorso
è programmato,
ma anche tormentato:
certi strazi
da vedere
fanno sempre
un gran soffrire,
ma bottiglie ben vuotate
sono sempre benvenute.
Il percorso è deliziato
dalla plastica ordinata
e la carta impacchettata
è pur sempre
ben gradita.

giovedì 19 novembre 2015

LA GALLINA,

La gallina
è un animale speciale:
ha gli occhi del falco,
il collo del condor,
il becco del corvo,
le zampe dello struzzo,
le piume della cornacchia
e il cervello
molto sviluppato,
ma poco valutato.
Si muove con indifferenza,
ma sempre con pazienza
ed ha il gran vantaggio
di far l'uovo
con orgoglio.

AMPIO ORIZZONTE.

Ampio orizzonte,
costruito nel vuoto,
dominato da una presenza invisibile,
talora folle,
talora allegra:
sibilante
è il vento
e misterioso,
ma chi conosce
il suo linguaggio,
lo intrattiene
e gli risponde
con un semplice messaggio.

IL RAGNO PARRUCCHIERE.

Mi sento meglio
quando un zelante parrucchiere
mi acconcia
migliaia di capelli
sotto lo sguardo divertito
dei ragni tessitori
esperti di capelli,
grandi acconciatori
dallo stile circolare
con del filo trasparente
e disegno affascinante.
Lo stile del mio parrucchiere
è più innocente,
innocuo ed efficiente,
ma niente a che vedere
con quello che esibisce
un ragno intraprendente.

mercoledì 18 novembre 2015

ASPETTANDO IL TUONO.

Aspettando
il tuono
che corre
sulle onde
dell'aria,
mi sentivo
calmo
perché
avevo deciso
di non usare
la fretta
e anche
perché
ancor prima
doveva
arrivare
la saetta.

IL FIUME DELLE ORE.

E' l'impazienza
a dominare il giorno
inseguito dalle ore,
inseguite dai minuti,
inseguiti dai secondi,
finché la fine
si dilegua
nel silenzio
quieto
della notte.
Domani
avrà lo stesso slancio,
simile al fiume,
che finisce
dentro al mare.

martedì 17 novembre 2015

UN GIORNO DI GIOIA.

Venne la grazia
nelle cose e nel cuore,
in un giorno
di gioia venne dall'alto
un sole benigno
e tutto era dolce
tra le case
e i giardini.
Fu una giornata
fatta di ore,
che finì in fretta,
scacciando
il dolore.

FUORI DAL MONDO.

Fuori dal mondo
c'è più spazio,
il tempo è generoso,
la libertà fa miracoli,
il buio non spaventa,
la luce non disturba.
Si esce dal mondo
a tutto peso,
a passo libero,
a mente sciolta,
a tempo perso
e si rientra
con prudenza,
per controllare
ogni evenienza.

lunedì 16 novembre 2015

DESTINO CRUDELE.

Pareggiare un argomento
con due frasi
vibranti di protesta
ed abbandonare
tutto l'infinito
salutandolo con "ciao bello",
sembra il colmo
per un povero strozzino
che si veste in doppiopetto
ogni giorno
a tasche chiuse.
I prezzi salgono
come una marcia
senza ritorno,
tanto vale la salita
quanto il crollo alla discesa,
il maldestro
annegherà vicino a casa
col malocchio
nello sguardo.
L'immagine
dell'insoluto
risalta delicata
e risulta imprecisa,
ma il destino
è in agguato
e se la gode.

SENZA FRETTA E SENZA FURIA.

Senza fretta
e senza furia,
l'arco che fa ombra agli alberi
si mette in azione
e spinge, adorandosi nel movimento,
la barchetta riempita di buchi
verso l'estremità del punto
definito spesso promontorio,
tanto ricercato, quanto ritrovato.
Il momento è solenne,
l'occasione deforme,
la percezione del tempo che trascorre
illude a nuovi movimenti,
ma quando si pensa intensamente
in lontananza da ogni approdo,
ma perdinci decisi quasi a tutto,
ecco,
l'arrivo è un finale da parata,
con una musica
suonata giù per terra
a mani aperte,
senza fretta
e senza furia.

domenica 15 novembre 2015

IL CIELO GIRA.


Disposto
su strati
che il cielo
non conosce,
tutto e poi tutto
si prepara
ad esser pronto,
poiché ogni cosa
parte, arriva
e ritorna.
Il cielo
dimentica,
di questo
se ne frega
e intanto
gira.

RASO TERRA.

L'auto blu
si insospettisce
e tira dalla sua parte.
L'aerodotto
che dal cielo
precipita all'istante,
si dispone per terra
e tira
dalla sua parte.
Invano
il fiore
chiede grazia,
è un manicomio,
qui,
a raso terra.

sabato 14 novembre 2015

SOLITUDINE.

Alcune figure oscure
decisero di sedersi
accanto a me.
Ero a teatro
ed ero solo.
C'era poco
da applaudire
e non lo feci.
Le figure
alla fine si mossero,
ad una ad una
e chiusero il sipario.
Applaudii,
prima di uscire,
poi
me ne andai.

IL PESO DEL CORPO.

Il peso del corpo
è importante
di giorno col sole,
ma anche senza sole
e anche di notte,
con la luna,
ma anche senza luna.
Il peso del corpo
si sposta con piacere,
ma anche con riluttanza,
a seconda dei casi
e a seconda dell'ora.
Di notte
ha una tendenza innata,
del tutto naturale,
a giacere disteso,
smanioso di pianura
e comoda positura.

venerdì 13 novembre 2015

TUTTE LE COSE.

Tutte le cose,
frutto della creazione,
sfuggono alla ragione.
Tutto quello che c'è,
non dà spiegazione.
Il bambino chiede perché.
la mamma gli racconta
una storia
che vera proprio non è,
il papà proprio non sa
qualche cosa di più.
Il bambino
tace e acconsente,
ma vorrebbe
saperne di più.

UN ALTRO GIORNO.

Oggi
è sorto il sole:
con un'allegra risata
è comparso nel cielo,
scacciando la tenebra.
Era vestito di luce
e donava calore,
speranza e fiducia.
- Bazzecole- ha detto un tale.
- Niente di speciale!-
- La solita storia!-
Hanno detto degli altri.
- Provate a farlo voi,
visto che siete così bravi!-
E tutti hanno taciuto.

giovedì 12 novembre 2015

SONO FORTUNATO.

Sono fortunato
perché sono nato.
Da allora,
ho sempre mangiato,
così sono cresciuto
perché ho mangiato
e anche bevuto.
Sono fortunato
perché sono stato educato;
persino, da qualcuno, amato
e poi non ho mai avuto avviso
di essere odiato.
Il bilancio
ormai è compiuto,

tanto è vero che,
rimasto deluso dopo aver
molto giocato,
non ho più puntato,
così sono ancor più
fortunato.

CRISI.

L'automobile ferma,
vagabonda avvilita,
ha un padrone modesto,
impedito dall'anno funesto
nel trasformare
il suo liquido di banca
in liquido di serbatoio.
Il suo conto è corrente,
ma il motore è silente.
L'automobile
è assetata di olio e benzina,
il padrone
è affamato di carne e ravioli,
ma deve accontentarsi
di una minestrina.

I BAMBINI.

I bambini
si sono divertiti.
Hanno costruito astronavi
col sapiente uso della carta,
si sono appoggiati ad un muro
e l'hanno demolito,
hanno pianto di gusto
e si sono divertiti,
hanno ucciso sei lupi
a tal punto
che restarono muti
e quando si sono fermati,
hanno detto
che c'erano ancora
tante altre cose
da fare...

DISSESTO.

Un imprenditore,
turbato dalla segretaria
avvenente,
riflette
e riscopre
sensazioni profonde.
L'uomo,
lusingato
e turbato,
tuba parole gentili,
cogliendo la donna
nel segno.
Inizia
un rapporto di sesso,
che manda
la ditta
in dissesto.

mercoledì 11 novembre 2015

LO SPAZIO FINITO.

Si dice
che lo spazio
sia infinito,
ma lo spazio
accogliente
ha confini
ristretti,
limitati e difesi
con gelosa attenzione
e precisa legislazione.
La terra è chiusa
entro una recinzione
e l'aria è chiusa
entro mura pesanti.
Per varcare
porte e cancelli,
bisogna fare
attenzione.
I lupi
non sono più
errabondi,
soltanto gli uccelli
volano ancora
giocondi.

martedì 10 novembre 2015

DONDOLANDO.

Dondolando
in un'amaca
appesa tra due alberi
cocciuti,
che non si piegano
mai,
sento sensazioni
sensibili al vento
ed anche alle onde
del fiume e del mare;
mi muovo raccolto
nell'abbraccio
di occulte presenze
docili e pazienti,
che non si stancano
mai,
da vere abitanti
degli spazi infiniti.
Così io dondolo
nell'amaca accogliente
e non faccio niente,
fuori dal tempo,
al contrario
del pendolo.

CIELO SCOPERTO.

Se di mare
si deve parlare,
è il momento
di scrutare il cielo
e chiedergli
il favore
di restare scoperto,
che tanto, d'estate
si sta bene
all'aperto.

lunedì 9 novembre 2015

LE ZIE.

Presto,
bisogna fare presto,
prima che un altro anno
si sovrapponga
a quest'anno
e Lucrezia
da bimba si faccia
una donna
e Lamezia
evapori l'acqua
dalle antiche sorgenti
e Lutezia
si risvegli dal sonno
dei passati millenni
e Letizia
perda il piacere
del nome
nei fatti;
tutte queste zie
sono giovani
e vecchie,
ma pur sempre
parenti.




































,

UN PIATTO DI SGOMBRI.

Attualmente
la mente
produce
profondi pensieri,
la bocca
esala
estesi sospiri,
la mente
riporta
lontani ricordi,
ma sopra a tutto
la pancia
reclama
un piatto di sgombri.

domenica 8 novembre 2015

MARCIANDO.

Allungando
estremamente
le gambe,
marcio
con buon ritmo
e copro
distanze
e scopro
paesaggi;
insomma,
mi fisso
un traguardo
alquanto
lontano
e mi impegno,
orologio
alla mano,
a non arrivare
in ritardo.

SOGNO O SONNO?

Mi inquieta sentire
la presenza dei sogni
che non sogno,
ma che vorrei sognare.
Rifletto,
allungandomi ancora sul letto,
intensamente penso
che il sonno
non è un sogno,
sognare
non è dormire,
mi convinco
che il primo passo
da fare
e chiudere gli occhi
e poi...
staremo a vedere.

sabato 7 novembre 2015

METEO.

Verso la fine del mese
soffierà un vento di ponente
che renderà l'aria frizzante;
sarà audace nella sua corsa veloce,
ammesso che riesca a trovare
il giusto passaggio
tra i monti e il mare...
Quanto tempo durerà
la sua spinta iniziale?
Quanta forza avrà
il suo slancio inerziale?
Alla fine del mese
un esperto scoprirà
che il vento si arrese.

venerdì 6 novembre 2015

LA MIA PERSONA.

La mia persona,
auto-mobile
contenuta nei consumi,
si avvia, ogni mattino,
con profondi sospiri
per rifornirsi
di latte, pane, marmellata...
la solita spesata.
Poi procede,
a intervalli ben fissi;
lavora
e consuma alimenti
svariati e complessi,
non troppo costosi.
Talvolta rallenta,
si incanta,
e allora... scorreggia,
come un'auto ingolfata.

IL CONTO DELLA LUCE.

La sera:
il mistero
della luce che esce.
La notte:
il mistero
della luce che è uscita.
L'alba:
il mistero
della luce che entra.
Il giorno:
il mistero
della luce che è entrata.
Il conto ore gira,
ma alla fine si paga!

giovedì 5 novembre 2015

VACANZE SOTTO LA PIOGGIA.

Una vacanza
dominata dalla poggia,
serve ad esercitare
tecniche di difesa
dai nervi e dalle pulsioni,
affinché la delusione
non diventi disperazione.
Utili strumenti
per non cadere
in depressione
sono la fede,
l'osmosi cosmica della mente,
il delirio latente,
imbrigliato dalla pazienza.
Determinante
ai fini
della buona riuscita
di questi procedimenti
è la fermezza,
l'atteggiamento di sfida
contro le nubi
gravate di pioggia
e un buon ombrello,
di classica foggia.

CONSIGLI.

Se vuoi scopare,
non usare il coltello...
se vuoi mangiare,
non usare la scopa...
L'uso corretto
dell'utensile d'uso
dà correttezza
al lavoro concluso...
Impara l'uso dell'inganno
per non cadere nel tranello
di chi vende consigli
per colpire bersagli...
E' sempre più facile
scivolare dall'apice
al giudizio del giudice.

SUONO DI TAMBURO.

Suono di tamburo
nella notte oscura.
Il buio ha la forma
del cielo,
di tutte le notti
passate e future
ed è cupo
il suono del silenzio
nello spazio infinito.
Il cuore di un uomo,
solo in una notte oscura,
è l'antico tamburo
che ogni lupo ricorda
volgendosi al cielo.

mercoledì 4 novembre 2015

PER SEMPRE.

Vorrei dire parole
che fossero vento
tra gli alberi in fiore,
vorrei respirare
il profumo del muschio
sulle umide rocce
accucciate in silenzio
in un bosco di pini,
vorrei aver la fortuna
di scoprire un sentiero
dimenticato da tempo,
vorrei dire alla luna
che è più bella che mai
e rivolgermi al sole
come ad un amico fedele.
Io sarei solo,
senza il peso degli anni
sulle gambe e la schiena,
i ricordi sarebbero
brezza
che vola lontano,
i miei occhi
una piccola luce
nello spazio infinito.
Vorrei poter dire
"per sempre"
a quello che vedo
senza precipitare
"per sempre"
nell'abisso
del tempo.

martedì 3 novembre 2015

SESTO SENSO.

Da guardare
la lunga traccia
del raggio di sole
che arriva per terra
e di là non si muove,
da ascoltare
il suono del vento
che muove le foglie
e le fa chiacchierare,
da toccare
l'acqua tranquilla
del fiume silente
che la invita
a raggiungere il mare,
da fiutare
come segugi eccitati
l'odore dei fiori
appena sbocciati,
da gustare
il bacio di donna
animata dal sesso,
che fa intendere all'uomo
che c'è un sesto senso.

E' DIFFICILE COMPLICARE LA VITA.

E' difficile
complicare
quello che
appare così semplice
come la vita,
ma chi ha forza
e salute
e desideri
e passioni,
ci riesce così bene
da stravolgerne
regole,
ritmi
e conclusioni.

DITEMI.

Ditemi, qual'è il compito di uno scrittore?
Descrivere, forse, con le solite nuove parole
le molteplici cose che precedono il solito Natale?
Oppure lanciare, tra gli alberi invaghiti,
tracce di suoni agli uccelli,
così ben disposti al volo, sempre così incuriositi?
Ditemi il compito di uno scrittore,
datemi una traccia da fargli seguire,
oppure,
magari,
leggete da soli
le molteplici storie
che narrano le nuvole,
passando nel cielo.

lunedì 2 novembre 2015

UNA CASA.

Credo che una casa, da sola,
sia una scatola vuota.
Riempirla, per tutta la vita,
può essere un valido impegno.
Credo che oltre alla sabbia,
al cemento, alla terra, al legno e al metallo
sia necessaria una grande
quantità d'amore,
che rende la casa romantica,
la pastasciutta più buona
e la notte
più ricca
di colpi di scena.

ENERGIA.

La forza che esce dalla terra,
profonda quanto vuole,
s'incrocia con l'altra forza
che viene dall'aria,
veloce quanto vuole.
Un mio ricordo
mi esce dal cuore,
profondo quanto vuole
e s'incrocia con un desiderio
che viene dal sogno,
veloce quanto vuole,

domenica 1 novembre 2015

PALPITANTE AMORE.

Certi fatti di gioventù
si ricordano bene,
perché si sono incatenati al cuore.
La mente li analizza,
li trasmette all'interno,
li ricorda per sempre.
Il fatto di gioventù
che va per la maggiore
si chiama amore
e resta per sempre
ardente,
nella mente.
Il cuore e la mente,
complicemente,
vanno avanti legati,
come due innamorati.
Quando l'amore
viene a galla
come dal fondo del mare
e appare alla mente...
ebbene, è così, diventa palpitante
e si consuma
in un istante.

SOVRAPPESO.

Con uno slancio immane
mi butto avanti a camminare
e non trasecolo davanti a nulla
di quello che incontro
e che vedo.
Compilo la lista dei sassi
coi piedi
e cammino,
come un ciclope avvicino
la mia ombra immane
ad un muro di legna
e di pietra;
non trasecolo,
non stupisco alla luce
che consola gli insonni
ed entro da una porta
che si apre invitante
in un locale
che invita a restare.
Molte ore seduto,
agisco con la forza
di sei chili di troppo
e mi ostacolo,
mi divincolo,
mi convinco di avere ragione,
mi propongo una dieta;
mi consumo di lato
ora a destra,
ora a sinistra,
finché le eccedenti calorie,
come fiammelle di un fuoco solenne,
salgono al cielo
a dar luce alle stelle.