sabato 30 luglio 2016

AUTUNNO SCIVOLOSO.

Un uomo triste
vagava scivolando
a causa della pioggia,
lungo un viale
di alberi denudati della biancheria,
nella stagione della malinconia.
L'uomo era solo,
conosceva a perfezione
il nome di quel giorno
ed anche il nome
di quella stagione:
ne conosceva le caratteristiche scivolose
e quel giorno
lui era triste
perché quella
era la stagione della malinconia.
Quel giorno
lui si sorprese distratto.
Facendo così,
scivolò sul fango.
La colpa
fu anche della stagione,
ma intanto lui
si sporcò il maglione.

venerdì 29 luglio 2016

L'ESPLORATORE ANNOIATO.

Apparentemente,
non c'era niente da vedere.
La lontananza
si allungava in profondità,
il primo piano
mancava di sostegno;
non c'era niente
che non si dimostrasse assente.
L'esploratore
si era incuriosito,
aveva camminato con fervore,
ma alla fine
se ne era andato,
visibilmente annoiato.

giovedì 28 luglio 2016

QUESTA SERA INQUIETANTE.

E' abbastanza quieta questa sera...
Le forme snelle
che si vedono sui muri
appaiono nere, mobili,
vaganti come farfalle;
per forza, sono ombre,
appartenenti a corpi misteriosi;
impossibile sapere
se sono squattrinati, oppure danarosi...
Le ombre non sfoggiano abiti costosi,
potrebbero anche appartenere
a dei corpi pidocchiosi...
Questa sera si fa un po' interessante,
ma a conti fatti si sta facendo
anche abbastanza inquietante...

mercoledì 27 luglio 2016

UN CONTABILE SCALTRO.

Al riparo dai numeri delle vettovaglie,
un contabile afferra del pane
e lo mangia.
Inutili finché non approdano,
altri fruitori lo guardano,
lo osservano, lo scrutano, lo imitano
e si ingozzano.
Non più coperti
dalla resa dei conti,
non più certi
di un finale sicuro,
adescano l'innocente
dotato di mite buon senso
e se ne vanno,
appollaiati l'un l'altro,
osservati con muta attenzione
dal contabile sempre in azione,
che continua a mangiare,
inutile, in fondo, ma scaltro.

martedì 26 luglio 2016

I RICORDI, LIBERI.

I ricordi,
liberi,
si lasciano prendere,
mansueti.
Vanno prelevati dolcemente,
con la mente
alleggerita di ogni acredine;
vanno trattati bene,
perché sono importanti.
In special modo
non vanno mai falsificati,
altrimenti si ribellano,
scalpitano, si arrabbiano,
perché si sentono
traditi.

domenica 24 luglio 2016

SUBITO DOPO IL NUMERO.

Subito dopo il numero,
sarebbe meglio
che uno si allevasse
due animali,
ma senza esagerare;
non conviene farsi in quattro,
quando in un baleno
si perviene all'otto.
Di là si può passare all'orto
e dentro il suo perimetro
coltivare radici di razza quadrata
e radicchi, fino all'infinito.
In cucina, infine,
si possono moltiplicare
i pani e i pesci
con un sistema antico,
ma ben consolidato.

sabato 23 luglio 2016

FUNERALE.

Erano dodici, poi ventiquattro, poi trentasei.
Venivano avanti addolorati,
tutti quanti in un trionfo di dolore.
Lo strazio li avvolgeva in una nube scura,
che esaltava i loro volti pallidi ed emaciati.
All'inizio erano tristi,
poi si fecero commossi,
infine eruppero nel pianto.
Piansero dodici, poi ventiquattro, poi trentasei.
Tutti d'accordo,
tutti in fila,
tutti ordinati,
tutti al seguito
del cocchio
con la bara tutta infiorata.

venerdì 22 luglio 2016

L' ANIMALE E LA SUA SORTE.

L'animale,
che si chiama col suo nome,
si perde
tra i meandri della coda
e del folto pelo avvolgente.
Lui lo sa:
la sua vita
è appesa ad un caso,
collegato alla fortuna.
L'uomo è il suo angelo,
ma nel massimo dei casi
è pure il suo demonio.

giovedì 21 luglio 2016

LA PORTA TITUBANTE.

La porta,
semiaperta,
è immobile.
Qualcuno
l'avrà aperta,
qualcuno
l'avrà chiusa.
Oppure
nessuno l'ha aperta,
nessuno
l'ha chiusa.
La porta,
nel frattempo,
non sa proprio
cosa fare.

mercoledì 20 luglio 2016

LA SIGNORA ARDENTE.

Sembrava impossibile
che la giovane signora
si eccitasse
con un pezzo di cioccolata.
Ella era adorna di rose,
fiammeggiava dagli occhi
impellenti promesse,
vibrava nel corpo
con incantevole impegno,
era calda, fremente
e, con un pezzo
di cioccolata fondente,
divenne anche ardente.

martedì 19 luglio 2016

IL RISO DELLA LUNA.

A parlare
del riso della Luna
ce ne vuole di tempo;
chissà che la montagna
diventi un telescopio,
così usciranno finalmente
gli spiriti biancovestiti,
assopiti tra le rocce!
La grandezza dello spazio
non è un inconveniente:
soltanto da lontano
ci si accorge
che lei la Terra
la vede divertente!

lunedì 18 luglio 2016

L' APERTURA DEL NEGOZIO.

Appena alzata
la barriera
che faceva da barricata,
quello che aveva il negozio
aprì la porta del negozio,
entrò nel negozio,
accese le luci
che illuminavano il negozio,
si mise in tasca
le chiavi del negozio,
mise il cartello "aperto"
davanti alla porta del negozio,
aprì la cassa del negozio,
insomma,
fece tutto quello
che tutti i proprietari di negozio
fanno
quando è l'ora di aprire
il loro negozio.

domenica 17 luglio 2016

CANDIDA NEVE.

Quello che cade dal cielo
è qualcosa di buono
ed anche molto leggero.
E' bianco, è lento,
è accompagnato
da un complice vento.
Sulla terra si ferma,
si appoggia e riposa.
Quando diventa un tappeto
che copre ogni cosa
è così morbida e lieve
che conferma il suo nome
di candida neve.

sabato 16 luglio 2016

UN LUPO E UN MAIALE.

Un lupo,
che apprezza il maiale,
si avvicina furtivo
nel bosco
e tra gli alberi
sta attento
a non farsi vedere.
Il maiale
percorre tranquillo
quel viale
e, nel profilo,
mostra tutte le qualità
del suo capitale.

venerdì 15 luglio 2016

UNA BELLA CORSA.

E' una bella corsa
quella della signora
che insegue la sua spesa,
quella dell'uomo
che corre dietro al suo ombrello,
quella del vecchio
che cerca la sua casa,
quella dell'acqua
che attraversa il suo bel ponte,
quella del treno
che punta alla stazione,
quella del cane
che fiuta il suo padrone,
quella dell'ombra
che vuole la sua quercia,
quella del fantasma
che rincorre il suo lenzuolo,
quella della torre
che si sforza di trovare il suo castello,
quella del ladro
che anela al suo Paradiso,
quella del diavolo
che fugge dal suo Inferno,
quella del giovane
che vuole tanto amore,
quella della giovane
che promette tanto amore,
quella della donna
che vuole tanto amore,
quella dell'uomo
che promette tanto amore.

giovedì 14 luglio 2016

LA CORSA DEI DIECI.

Il primo è arrivato per godersi il fatto.
Il secondo ha ripreso il suo fagotto.
Il terzo ha collegato la sua bocca al gotto.
Il quarto, con impegno, si è fatto in quattro.
Il quinto ha esibito il suo sudore in atto.
Il sesto al traguardo ha festeggiato con un botto.
Il settimo si è rifocillato con del pollo cotto.
L'ottavo ha confutato un giudice come non dotto.
Il nono ha esagerato il passo per far più effetto.
Il decimo è tornato indietro, perché era matto.

mercoledì 13 luglio 2016

RIPOSAVA.

Riposava,
restando sola sul divano.
Mangiò quello che poteva,
lasciando sola l'ultima mela.
Riposava,
digerendo piano piano.
Un telefono
diede il suo richiamo.
Lei dormiva,
riposava,
non rispose
in nessun modo.

martedì 12 luglio 2016

L'ORA GIUSTA.

Coi suoi passi sul selciato,
un personaggio indaffarato
camminava a passo lesto
mugugnando trasognato.
L'appuntamento era con un conoscente,
ma non si vedeva ancora niente.
Inseguendo il corso di una retta,
masticando intanto una pizzetta,
procedeva seguendo un suo pensiero
che lo portò ad incontrare un forestiero.
Guardando appena dopo dell'arrivo,
vide che non c'era nella piazza nessun vivo;
controllò l'orario che aveva il farmacista
e vide un'altra ora, quella giusta.

lunedì 11 luglio 2016

IL BUIO.

Il buio deposita il silenzio
sulla strada
e si assopisce, quieto,
fintantoché una luce
lo risveglia;
allora trema,
si dimena,
cerca pace per la notte,
cosicché chi si trova
al suo cospetto
si spaventa, si allontana,
lo rifugge con sospetto.

domenica 10 luglio 2016

UNA RELAZIONE DIFFICILE.

Non sono riuscito
a relazionare
con una delle mie galline.
Lei ha un carattere forte,
disinvolta nel beccare,
graziosa nel frugare
la terra con le zampe.
Non capivo la sua ritrosia
e nemmeno gli impulsi improvvisi
dei suoi brevi voli,
ma col tempo
mi liberai
di quello
che era diventato
un chiodo fisso:
quella gallina
non amava
relazionare
con chi sapeva
che prima o poi
se la mangiava.

sabato 9 luglio 2016

E' STATO BENE.

E' stato bene
che nessun allarme
abbia suonato
quel suo strumento
che produce agitazione
e ancora meglio è stato
che tutto sia filato levigato.
Adesso
posso posare il grimaldello
e fumarmi in santa pace
il solito spinello.

venerdì 8 luglio 2016

RITORNO A CASA.

Volevo dare istruzioni
al mio bagaglio a mano
affinché pesasse
sempre meno
ad al mio corpo a piedi
perché andasse
sempre più vicino.
Tra le ombre della sera
e le luci della strada
mi avvicinavo,
indenne,
alla porta della casa.
Le mie istruzioni
furono semplici e chiare.
La porta si aprì
senza rumore
e fu un gran sollievo
sentire intorno
il solito calore.

giovedì 7 luglio 2016

UN FURGONE.

Quello che si vede
è un furgone.
Ha il colore della neve,
bianco, screziato, immacolato.
Le sue ruote sono quattro,
bastevoli per ogni lato.
E' docile, mansueto,
si lascia aprire,
frugare, titillare nel profondo;
si accende con un rombo.
Sulla strada è molto attento,
si dilegua
in breve tempo.

mercoledì 6 luglio 2016

UN SIMPATICO TRANELLO.

Lei mi dice
che vuole scegliere
il suo fato
e questo fatto
mi rende debole
e dimesso.
Lei sciorina
la sua scena
con un figlio
che mi artiglia;
io vagheggio,
mi trastullo,
studio a fondo
un simpatico
tranello.

martedì 5 luglio 2016

L' ARCO DI TEMPO.

Eccomi qua:
non sono solo,
ho un sacco di fratelli
e sorelle.
Siamo tutti parenti,
supernipoti di Tempo.
Lui cerca di tenerci
tutti in riga,
è il suo passatempo,
ma noi siamo turbolenti
e poco obbedienti.
Così lui prende l'arco,
ci mette la freccia,
nel gruppo ci sceglie
e ad uno ad uno
ci trafigge.

lunedì 4 luglio 2016

BIVACCO.

Usai
una gobba di luce
per entrare
nell'antro del monte
e feci bene:
all'interno riposai,
seduto sopra un masso.
Il cielo se ne era andato,
tanto non serviva più...
Bisognava pensare al bivacco
e quindi ci voleva un fuoco.
Assolsi al compito specifico
con molto zelo e qualche graffio;
davanti al fuoco
mi trasformai in cuoco,
esibendo tre sardine
prive delle spine,
condite con il filo d'olio
della scatoletta.
Una delizia,
assieme alla bruschetta.
Il sonno sopraggiunse
quando il fuoco si spense.
Di notte
feci la parte di chi sogna
ed era bello
sentir battere il cuore
alla montagna.

domenica 3 luglio 2016

TRA I SASSI, IN CONFIDENZA.

Espletati gli obblighi di rito,
in piena libertà
si spazio e di tempo,
ho raggiunto
alcuni sassi sporgenti
sulla strada
e ho fatto sosta,
riflettendo sul mio stato
di inazione.
Seduto al bordo della strada,
divenni anch'io sporgenza,
in compagnia di sassi
confidenti.

venerdì 1 luglio 2016

LA CASA.

La casa
è il rifugio prediletto
dalla più parte della gente.
La più parte delle case
ha un tetto, una cucina
e una o più camere da letto,
talvolta anche un salotto
e una sala da pranzo.
Il paradiso gironzola
la più parte del giorno
tra la cucina e il salotto,
la più parte della notte
si distende sotto il letto.
La più parte del giorno
e anche della notte,
l'inferno gira d'intorno;
si dà un gran daffare.
Bisogna fare attenzione
e non farlo passare.