Per fare un gioco sfrenato
nella palude
che il fosso rovescia
dalla sponda all'erba profonda,
il soggetto
amante dell'acqua
scialuppa lo strappo
di schiuma che s'apre,
poi si tuffa
e si butta,
imbronciato,
nell'acqua verdastra.
Il dilemma di molti strappi
si risolve
proseguendo col gioco,
alternando gli spruzzi
ai tanti guizzi di fango
segnati con righe
portate dal vento.
Il gioco segue i tasselli
delle antiche corone,
indimentacabile,
ma improvvisamente,
viene interrotto
da una inequivocabile scritta:
TABU'.
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