sabato 28 maggio 2016

LA PAROLA " FURIA".

La parola
si diresse verso l'entrata,
ma c'era una coda
sterminata;
parole singole,
parole in frasi,
addirittura in "libro",
con la parola "prefazione"
munita di un ombrello;
insomma, ci voleva pazienza
e lei non ce l'aveva,
perché il suo nome era "furia".
Fu così
che si mise a spingere,
avanzando a testa bassa,
tra gruppi di parole in "poesia"
e parole in "romanzo"
e poi in "dizionari" e "libri di scuola".
Dopo mille spintoni
e mille imprecazioni,
si trovò finalmente presso l'entrata,
ma intrappolata in mezzo
a un gruppo di "saggi",
che appena la videro
la presero a calci,
con tanta energia
che superò sì l'entrata,
ma finì anche
oltre l'uscita.

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