martedì 5 aprile 2016

ALPINISTI.

Se hanno fame,
mangiano di tutto;
chi sono questi forti
occupatori delle giogaie,
chi riesce a farli intervenire
rapidamente quando il piede
li scalza dalla durezza della roccia,
chi potrà mai dire
di averli visti esausti
prostrarsi al suolo
per un misero ristoro?
Per dormire,
si stendono per terra.
Sono loro gli artigiani delle piccozze,
sono loro quelli che frugano le rocce
per trovare i loro appigli!
Il loro cammino
incalza contro il tempo.
Nessuno, a nessun costo,
potrebbe imitare il loro passo.
Quando hanno fame,
stritolano con gli occhi
la stessa selvaggina
degli antichi sacrifici.
Di tanto in tanto,
i giorni del riposo
li rendono semplici di nuovo.
Allora moltiplicano le riserve nelle borse,
si mettono a cantare sedendo sulle sedie,
ricordano a se stessi le vecchie posizioni,
cercano notti facili, anche senza luna.
Per avvicinarsi a tutti i loro affetti,
usano abbondare nelle carezze.
Sono quanto di più
la forza potrà mai sopportare
e sono sempre pronti.

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