giovedì 8 ottobre 2015

IL MARESCIALLO SOTTO LA PIOGGIA.

Che bella pipì di nuvole,
riccioline sparse,
dalle appendici sbavose di bianco
tra le sbarre dei meridiani!
Che strane forme, che cambiano forma!
Grande potenza
della condensa!
Si sente lontano un suono di pifferi,
nello sbadiglio dell'orizzonte.
Che bel programma d'etere
sui tetti delle case
con le loro farmacie verdi
e le sirene sull'uscio!
Grande reazione
della pressione!
Cosicché
comincia la caccia ai fiumi, ai ruscelli,
ai torsoli delle grondaie,
per spaventare la folla
con le fiaccole in mano,
per intenerire le fessure fatte dai vermi,
ormai stanchi di trivellare...
Si dice
che un maresciallo
affronti l'acqua a mani nude
e,
bagnato,
poi beva del vino.
Coraggio annacquato
di un decorato!
Qualcuno lo ha visto
cogliere pesci sui marciapiedi
con le sue mani disarmate,
senza nessuna reazione.
Per forza,
il mare è un suo lontano ascendente!
Che ritmo di danza
il ballo dell'acquazzone!
Che cioccare allegro sulle finestre
di goccioline nude, senza un grammo di sale!
Il maresciallo saluta
e si asciuga.

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