martedì 13 ottobre 2015

SONO ARRIVATO AI CANCELLI DELLA STRADA.

Sono partito anche oggi
con la mia amichevole giacca
ispirato dalla lunghezza della strada,
per arrivare al bagliore di uno specchio verticale.
Non ho avuto un attimo di debolezza.
All'inizio rubavo melodie
con violenti spasmi commerciali,
poi ho ballato, facendo cadere capelli nei viali.
Il prurito sotto i vestiti
ha sviluppato vesciche internazionali,
sono stato costretto a maneggiare molto denaro,
per riuscire a mangiare.
Le gambe, verso sera,
facevano schedina,
ma non ho chiesto aiuto a nessuno.
Sono entrato in un bar
solo per comprimere il torace alla gente,
alle donne specialmente,
vicino all'uscita...
Sono tornato anche stasera
nel buio profumato
del mio nido a forma di quartiere
con le tavole, le uova sode,
i bicchieri di vino,
i nitriti salati della gente perbene.
Finalmente
sono arrivato ai cancelli della strada.
Ho varcato il confine,
poi sono andato a dormire.

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