sabato 24 ottobre 2015

PUNTUALE.

Puntuale
come ogni data,
l'oscurità della sera
scopre le forme
dell'invisibile.
Una luce
trema
lontano.
Se io fossi
solamente carne,
non mi farebbe paura
il silenzio,
nella pianura invisibile.
Dev'esser colpa
di lontani ricordi,
di sofferenze dimenticate,
di illusioni perdute...
Quello che è stato,
dev'esser stato orribile
e strano.
Non il mio corpo lo ha commesso,
ma il desiderio
stregato
di una meta lontana;
un peccato, forse,
di sesso e di gola,
La memoria, svagata,
si rinnova puntuale
ogni sera.

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