mercoledì 15 luglio 2015

IL MARESCIALLO SOTTO LA PIOGGIA.

Che bel pipì di nuvole,
ricciolone sparse,
dalle appendici sbavose di bianco
tra le sbarre dei meridiani!
Grande potenza della condensa!
Si sente lontano un suono di pifferi,
nello sbadiglio dell'orizzonte.
Che bel programma d'etere
sulle tettoie delle case
con le loro farmacie rosse
e le sirene sull'uscio!
Grande reazione della pressione!
Cosicché comincia la caccia ai fiumi, ai ruscelli,
ai torsoli delle grondaie,
per spaventare la folla
con le fiaccole in mano,
per intenerire le fessure fatte dai vermi,
ormai stanchi di trivellare...
Si dice
che un maresciallo
affronti l'acqua a mani nude
e,
bagnato,
poi beva del vino.
Coraggio annacquato
di un decorato!
Qualcuno lo ha visto
cogliere i pesci sui marciapiedi,
con certe mani disarmate,
senza nessuna reazione.
Per forza,
il mare è un suo lontano parente...
Che ritmo di danza,
il ballo dell'acquazzone!
Che cioccàre allegro sulle finestre
di goccioline nude, senza sale!
Il maresciallo saluta
e si asciuga.

Nessun commento: