sabato 11 luglio 2015

IL SILENZIO NON E' SOLITUDINE.

Mai
nessun silenzio
è vera solitudine.
Eccomi,
tempestose Marie!
Brindo l'abitudine,
agito le mani incupite
dalla profondità delle tasche
con applausi discreti.
Eccomi,
odoroso Luigi!
Che razza di funghi bambini
sarebbero mai questi pensieri
se rotolasse il cielo
strisciando un materno abbraccio di serpente?
La mia acuta presenza
sente in pieno
il mio dondolante respiro...
Eccomi,
Mirella dai piccoli seni!
Tanto  valore si detrae
dal mio corpo senza colore,
quanto una solitudine primitiva
spira l'inquieta speranza
di un incontro familiare...
Nessun clamore!
Solitudine?
Carne traboccante tra le foglie,
russare d'aria nell'erba,
bollio serpentino di pelle al sole...
E il male del silenzio
inghiotte frutti proibiti,
finché la folla degli odori
si intenerisce dentro i fiori.
Eccomi,
prateria Giuseppina!
Ti vedo così scalza,
così affamata...
calmati!
Ti aspetto anche domani!
Io non conosco l'impazienza delle nuvole,
io sono un solo soggetto affiliato
e non mi preoccupo certo
perché il mio impulso trema,
ridendo
nello star chiuso nel centro!
Eccomi,
pentolone Mario!
La mia ombra cresce
come un raggio nero.Che sarà mai
questa aurora scura?
La bottega dei richiami
mi ha aperto le sue vetrine
sul collo, dentro le mani,
sottilmente ubbidendo alle leggi del commercio.
 Eccomi,
garzone Ernesto!
Io compro l'occasione della veste
e mi vesto:
dovrò pur possedere un guscio,
nell'armadio personale
della mia persona!
Lo zoccolo del mio piede
rompe il silenzio dei ricordi,
non certo
l'armonia dell'esplorazione!
Eccomi,
dunque!
Ho l'abito della cagnarra!
Nessuna cagnarra
può rompere la morsa della solitudine!
Il silenzio incalza
con le sue ubique assenze
tra le crode, dentro il mare,
persino in salotto!

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