Ho una chiusura
che mi stringe il cuore,
ma sono egualmente felice.
Pensieroso, gioviale,
medito la decisione forte
di chi si stacca dalla pigrizia
per affondare nell'apparenza.
Sì, perché non c'è di meglio
che l'istinto
di chiudere per sopraffare
e di aprire
pur di liberarsi.
Ho un lungo ricordo
di ciò che facevo,
prima di vagare,
irrequieto e stanco,
tra i vapori della dissolvenza
per arrivare, adesso
fresco e potenziale,
nella tranquillità
di una comoda città.
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