giovedì 31 marzo 2016

CONTRO LA LUCE, GRONDO DI SUDORE.

Contro il grido feriale del grillo,
contro l'apatia del tramonto serotino,
mi levo le mutande salate.
Ebbene, sì,
io sono uno di quelli che sudano!
Sono contro le luci vespertine troppo accese
e i vetri troppo luminosi.
Preferisco le lunghe onde dei capelli
che solo agosto sa formare
e le ceste di vimini piene di profumo.
Senza mutande e con l'orgoglio teso,
mi scaglio come un idiota
imparentato col sole
verso il cancello verniciato dalla luce.
Contro il groviglio delle siepi,
oppongo le mie spalle
grondanti di sudore.
Tra le siepi non c'è nessun rifugio:
troppe spine, troppi funghi velenosi...
Contro tutte le siepi
manomesse dai topi tessitori,
oppongo la mia persuasione sincera,
confortato dalla presenza fedele
delle rondini casalinghe...
che siano loro
a rendermi irrequieto il riposo?...
Senza l'ausilio delle mutande
per la mia più intima nudità,
senza più voce per abbaiare,
mi allungo come un cane sintetico
sopra l'erba imparentata con la sabbia
e continuo a sudare.

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