domenica 20 marzo 2016

QUELLA STRADA OSTILE AI PASSANTI.

Guardo la cotica leggera
che ti veste,
amica solitaria,
guardo quel manto umido
che ti copre,
amica piatta
e tu guarda me, 
anonimo meticcio
che ti  solletica
coi miei piedi di casalingo...
Amica indorata
dai riflessi del frumento,
zattera vagabonda
ancorata all'erba,
lasciati guidare
dalle mie esperienze astronomiche
verso il faro della luna,
fino alle regioni del sole...
Amica vasta come il cielo,
viaggeremo a lungo
e approderemo al sole di domani.
Mi farai sudare
finché scoprirò l'acqua
e poi riprenderò le mie radici sociali
per avviarmi in quella strada
ostile ai passanti,
che farei bene
a non conoscere mai,
così che solo l'orma dei miei piedi
tu ricorderai.

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