lunedì 15 giugno 2015

LA BUONA OSPITALITA'.

Lei mi dice:
"Ma che pasticci,
che razza di ossi
mi sbandieri
al posto della carne
della giovinezza?"
Il fatto reale
mi sfugge,
ma non lo cerco:
sono troppo armato,
atipico,
insomma un proiettile vagante
tra le case
di chi vive disarmato.
"Mi fai entrare
in questo sito
ingombro dei tre piani
della casa?"
Se lei propone,
alla fine finisco
per rispondere:
"Oh, sì!
Non sono finito
in questo bocciolo di strada
per raccontarti
di tanti pellegrinaggi
a scopo di questua!"
E lei,
destra di sguardo
e chiocciante di lingua:
"A chi mai,
alla buon'ora
chieder consiglio ed ospizio
se non alla  tua
disarmante faccia furibonda?"
Lei mi induce alla pace,
all'amore, al dovere,
così sciolgo il lucchetto di ferraglia
e le apro, titubante,
la mia solida conchiglia.

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