mercoledì 10 giugno 2015

LE PARTI ESTREME.

Vicino ad un luogo
legato ad una metà del posto,
si svolse una misura
così com'era un'altra
e che non era né troppo,
né troppo poco.
La compattezza minima,
data l'alta resistenza di quella misura,
non arrivò di certo
e nemmeno partì,
eppure il suo stato di conservazione
si mantenne pieno di evidenti segni
di approfondimento.
Dati quei livelli di esecuzione,
arrivò a staccarsi
una delle parti importanti
e cadde sfumata,
sbiadendosi nell'abbandono.

Si presentò da allora
e per sempre,
non per supposizione,
né per conclusione,
nei pressi del luogo
che si trovava affiancato
ad una quantità di coefficenti.
Solidarmente,
le parti estreme
unirono i vari estremi
formando nuovi aggiunti,
più che una sequela di congetture
e meno di una ipotesi di risultanze.

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