sabato 9 gennaio 2016

LA PREDOMINANTE.

Ieri mattina,
forse per arricchire il mio diario giornaliero,
ho incontrato la predominante.
Ella emergeva, tuttavia senza eccellere.
Ella era bella;
chi la conosceva,
apprezzava soprattutto
il suo naso profilato sull'asfalto.
Sotto i chiari raggi del sole,
il suo mento prominente
diventava più evidente.
La curva delle gambe,
come siepe di saggina,
germogliava folta, cespugliosa,
interessante.
Ahimè atterrita dalla sua giovinezza,
a mezzanotte si è uccisa
con un colpo di sonno.
Oggi mi sento
più messicano del solito,
così ho composto un inno
alla sua memoria,
ormai quasi sfiorita.
Attualmente,
nei miei ricordi periferici,
la predominante non è più
così importante...

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