domenica 10 gennaio 2016

UN OMACCIONE IN MUNICIPIO.

Scendeva, da un paese affermativo,
il più coraggioso degli omaccioni.
Grande, come la buona salute,
grosso, come una fabbrica di scarpe,
si presentò difilato
alla più romantica delle creature
e la sconfisse
con un sorriso disarmante.
Procedette verso il municipio
carponi,
snodandosi tutto
senza dimenticare la buona creanza.
Ad ogni tabella si guardava in giro
con fare permaloso,
ma contenuto.
Era tutto snodato
quando toccò con la punta del naso
la porta del municipio.
La aprì in maniera normale,
ma quando fu entrato
concorse anch'egli
a far la coda,
in modo naturale.

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