venerdì 22 maggio 2015

IL FASCINO DI UNA PENNA.

Una penna
mi affascina
come una donna,
forse perché
la donna è uscita
dalle pagine di un romanzo
e la sua pelle è liscia
come la carta sottile
di un'edizione pregiata.
La donna ha nella bocca
la stampa del proprio nome
e la usa ogni volta
per sedurre gli ammiratori,
che la scrutano attentamente.
La penna
riproduce certamente
anche le sensazioni notturne della donna
e non c'è  penna
che non si adatti alle sue vibrazioni amorose.
La donna,
invero,
ha dei colori azzurrini
che nascono dal cielo,
ma la penna ricorda ogni sfumatura
e illumina la notte
con gli accesi colori
di infiniti ricordi.
La penna,
infine,
determina il sesso
con sconcertante chiarezza
e si asseconda agli umori
di ogni circostanza,
similmente alla donna,
ma con più precisa evidenza.

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