mercoledì 13 maggio 2015

LA SABBIA ROTONDA.

Le solite storie.
Polvere, sospiri e lacrime.
Poi, sono cominciate a crescere solide parti sul fondo.
Multiformi, dure e lucide.
Poi, la dovizia dell'acqua...
E grossi rettangoli bruni...
Poi, frammenti, fumate di zolfo, coralli...
Il mare rotolava
e rotola ancora.
Bisognava sfuggire,
non c'era più pace.
Difficile, all'inizio,
riuscire ad uscire dal rotolio dell'acqua
sulla terra rotonda,
per la sabbia rotonda.
Uscita col vento del desiderio,
più forte della nebbia,
pari solo alla neve della montagna,
la prima sabbia
conquistò una vittoria,
che ancora continua.
Il mare,
da allora,
si protende sulla riva,
si allunga nella rena,
schiumando di rabbia,
per riacciuffare la sabbia.

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