martedì 26 maggio 2015

LA STRADA.

C'è un intreccio metrico
nella strada molto dotata
d'alberi lungodegenti,
poveri poveri dimenticati
da ogni sigaretta spenta,
gettata di lato  nel fosso.
C'è un'inverosimile
anima nera
lungo le curve slacciate
della strada molto solida
per sostenere passaggi lunghi,
incredibilmente pesanti,
grossi grossi autocarri
avvinti nella corsa
controllata secondariamente
da orologi con ore e minuti
armati di inflessibili barre.
C'è una corrente incanalata
per un percorso da viaggiatore
e una corrente trionfante
per un arrivo puntuale,
c'è una corrente feroce
per contrattempi tardivi
e una corrente di guida
per le gite festive.
C'è anche una fine
nei punti della strada
che la definiscono tale:
piccoli piccoli punti invisibili,
o lunghe tabelle di bivio.
C'è una partenza
che conduce lontano
e un arrivo
che viene da lontano.

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