mercoledì 13 maggio 2015

L' INCONTRO INTELLIGENTE.

Il simpatico cugino
dal volto parigino
eliocantava raggiante,
il giorno dell'incontro intelligente.
Lasciandolo ai progetti
che progettava nella mente,
gazze grossolane volavano nell'aria;
niente di meglio
di un robusto gorgheggio
per dar forza e forma
al di lui vagheggio.
Il cugino aveva bevuto latte
a colazione,
era l'unico quel giorno
ad abitare la pensione
e galoppava in un sogno adamantino,
per dar modo al tempo
di vincere il mattino.
Nuvole e foreste che voleva dire...
lui avrebbe spento il sole
per poter venire!
Lui studiava bene quel progetto
e si adeguava per il grande fatto.
Veniva luce giù dal primo piano,
che esaltava in pieno il colore dell'asciugamano.
Luci misteriose stavano di fronte,
menzogne dolci erano già pronte.
Lei apparve, pervenne,
l'incontro finalmente avvenne.
Lei fu la prima ad intervenire,
lui cercava il modo di poter agire.
Anche il ballo si rese necessario,
dopo il pranzo con del buon formaggio.
Lei, esibendo una cultura innata,
lo interrogò per tutta la giornata.


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