giovedì 21 maggio 2015

LE BALDANZOSE SORELLE MILLENARIE.

Non vale tanto il doppio seminato,
per scompigliare l'aria piena di papaveri
e di foglie aggrovigliate,
quanto i periodi lunghi dei semi addormentati.
La zazzera bruna del tempo
scommette con la luce la sua ricchezza
e il gioco si scioglie
in un ingorgo di gioielli rifiorenti.
Una parte del vento accarezza l'erba,
l'altra incuriosisce l'erpice
con l'estro della sua agilità.
Escono, finalmente liberate,
le baldanzose sorelle millenarie,
lucide, splendenti di riflessi fangosi,
cantando certamente insieme.
Ma dal loro canto
non si possono ricavare canzoni;
nel frattempo, senza fretta,
un contadino avanza,
col badile nelle mani.

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