domenica 10 maggio 2015

L'ANGOSCIA SEPOLTA SOTTO LA SABBIA.

All'àncora
per godere un salvataggio
e burro bianco senza crema.
L'orologio sfugge e s'infila
nella chioma ondulata e serena,
che fa nove di mattina.
Sette ombre stravaganti,
due litri d'acqua,
un caffè abbondante
e un'insistente permanenza estiva.
L'angoscia sepolta sotto un velo sottile di sabbia
coinvolge conchiglie e le sprofonda nel terrore.
Dal lampo lungo dei raggi del sole,
numerose onde approfittano per risalire la marea.
Nel tempo che fa del mare una cisterna,
facendo passeggiate coi costumi senza tasche,
incuriosendo giovani uccellini
con le orme delle scarpe sulla sabbia,
scoppia sempre più fitta sulla spiaggia
la fioritura degli ombrelloni
verso il fascino di specchi
che di luce sono somiglianza.
E in un lungo nodo,
si riflette il calore contro il sole.
Il mare sopporta ogni soluzione.

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