Il ricco
si nutre di impossibile
e non è mai sazio.
Il povero
si tormenta
per l'esiguità della sua mente
e rinuncia all'appetito.
Il saggio, pur se ricco,
appende sul suo cavalletto di pittore
le banconote prelevate dalla banca
e in cassaforte mette libri,
semi e zucche colorate.
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