La vivacità del mio ingegno
si manifesta spesso
con evidenti esplosioni intestinali.
Un uditore occasionale
mi potrebbe giudicare volgare.
Ma come non giustificare
una corrispondenza fisiologica
tra l'attività cerebrale
e quella intestinale?
Non è forse vero
che ad ogni concetto
segue un effetto?
Oppresso e limitato
nell'ambito del corpo,
quale più logica
via di uscita può esistere
per fraseggiate, spezzettate, inconcluse
elucubrazioni sull'Ideale,
dell'orifizio anale?
Nessun commento:
Posta un commento